Come fare un catalogo è una buona domanda. Di seguito troverete la risposta e come molte buone risposte, anche questa inizia con “dipende…” Da cosa dipende?
Vedremo alcune variabili molto importanti e come queste siano legate ai costi. Ma prima affrontiamo i concetti alla base di qualsiasi progetto per fare un catalogo.
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Leggi la nostra guida completa su come fare un catalogo
Per fare un catalogo bisogna:
- Raccogliere le sue informazioni;
- Impaginare testi e immagini – per questo serve un software di impaginazione, magari di impaginazione automatica;
- Stamparlo – opzionale, perchè oggi molti cataloghi vengono distribuiti via internet come file PDF.
Possiamo dire che un catalogo è un documento, come lo sono la brochure o il listino. Gli elementi che possono essere inseriti in un documento sono di due tipi: immagini e testi. A loro volta i testi si dividono in nomi/descrizioni e valori come ad esempio: dimensioni, peso, potenza, diametro e prezzo; ma non in tutti i cataloghi possono essere presenti.
Sembrerà incredibile, ma una buona parte dei clienti che con noi affronta per la prima volta un progetto di catalogo, si accorge di non possedere alcuni di questi elementi fondamentali o che quelli che possiede non sono così adatti a diventare contenuti del catalogo. Avere immagini e testi di qualità adeguata, è un requisito essenziale per fare un catalogo ed è di per sè un’attività che comporta sempre un certo impegno, soprattutto se è il vostro primo progetto.
Ho specificato di qualità adeguata: sì, perchè a volte si vorrebbero riutilizzare alcune informazioni presenti in azienda, magari le immagini del sito Internet o le descrizioni del gestionale. Spesso è possibile.
Vediamo le variabili
Il catalogo come documento è l’insieme di immagini e testi. L’unione di tali elementi in un documento viene detto impaginazione.
La prima domanda è: chi vorreste che impagini il catalogo?
Le possibilità sono tre:
- tu stesso
- un vostro collaboratore
- un collaboratore esterno
La risposta dipende da diverse fattori:
- quanto tempo avete a disposizione
- che qualità finale vi serve
- se è una prima versione o un aggiornamento
Se il catalogo da realizzare è una prima versione, il consiglio è di venir affiancati da un soggetto esterno, come un grafico, una tipografia o un’agenzia di comunicazione. Consigio di farsi affiancare in un primo progetto di catalogo perchè sono davvero tante le cose di cui tener conto, e gli errori nei cataloghi si pagano caro.
Dopo la prima impaginazione (e stampa), può valer la pena di gestire il catalogo internamente, per essere più veloci e precisi nelle modifiche. In questo caso è da mettere in chiaro da subito con l’agenzia che a fine lavoro volete i documenti editabili, di solito in formato InDesign. Alcune agenzie, soprattuto se lavorano a costi molto bassi, potrebbero non essere disposte a darvi i file da modificare. Ci sta, è un loro diritto. Basta mettere bene le cose in chiaro all’inzio.
Quanto costa fare un catalogo?
Credo che sia difficile spendere meno di 2.000 euro per il progetto grafico a cui sommare circa dai 20 ai 45 euro per pagina impaginata (a meno che non si usino dei sistemi di impaginazione automatica). Un catalogo di 300 pagine, fatto la prima volta senza automatismi, può arrivare tranquillamente a costare 10-12 mila euro. Dipende molto da quanto complesso è il prodotto e quante referenze contiene la pagina. Per referenze intendiamo il numero completo di nomi, descrizioni e valori utilizzate. Un catalistino di mobili componibili, dove ogni prodotto è declinato in una matrice di misure e finiture può arrivare tranquillamente ai 40 – 45 euro a pagina.
Con l’impaginazione automatica i costi si riducono notevolmente. Un progetto editoriale realizzato con un sistema di impaginazione automatica cloud può costare dai 2000 agli 8000 euro, a seconda della complessità del documento.
La stampa
Trovare una buona tipografia oggi è relativamente semplice. Per trovare quella giusta non guardate solo al prezzo, infatti la tipografia rappresenta spesso l’ultima linea di difesa prima che vengano mandate in stampa delle cose sbagliate.
Quindi, soprattutto se è il vostro primo catalogo o siete seguiti nell’impaginazione da una società/professionista con esperienza, non risparmiate sulla tipografia. E se col tempo ne trovate una buona, che vi ha salvato in corner in situazioni difficili o impreviste, tenetevela cara. Il tipografo resta uno dei mestieri più difficili, sono migliaia le variabili da gestire per fare andare tutto a buon fine. Non stressatelo con le tempestiche perchè rischiate di metterlo in condizione di sbagliare alcune lavorazioni, come l’asciugatura degli inchiostri o la presa della colla per la rilegatura. Si può forzare qualche procedimento, ma ci si espone a imprevisti spiacevoli.
Il costo della stampa dipende da molte variabili come:
- il numero di copie
- numero di pagine
- qualità della carta
- lavorazione speciali (es. rubricature)
Vi faccio un po’ di esempi dei cataloghi più diffusi.
Esempio Costi Stampa Catalogo n.1
- 300 pagine
- Brossura grecata, fresata ed incollata
- Dimesioni 21 x 29,7 cm (A4)
- Carta: Classic demimatt – Patinata opaca
- Peso carta 130 gr
- Peso cartoncino copertina 250 gr
N. Copie |
Costo totale |
Costo a copia |
100 |
€ 1.100,00 |
€ 11,00 |
200 |
€ 2.000,00 |
€ 10,00 |
500 |
€ 4.100,00 |
€ 8,20 |
1000 |
€ 5.300,00 |
€ 5,30 |
2000 |
€ 7.800,00 |
€ 3,90 |
5000 |
€ 15.000,00 |
€ 3,00 |
10000 |
€ 28.000,00 |
€ 2,80 |
Esempio Costi Stampa Catalogo n.2
- 800 pagine
- Brossura cucita filo refe
- 21 x 29,7 cm (A4)
- Classic demimatt – Patinata opaca
- 115 gr
- Copertina Cartonata con dorso quadro
N. Copie |
Costo totale |
Costo a copia |
500 |
€ 13.200,00 |
€ 26,40 |
1.000 |
€ 16.500,00 |
€ 16,50 |
5.000 |
€ 43.000,00 |
€ 8,60 |
10.000 |
€ 76.000,00 |
€ 7,60 |